Buongiorno a tutti, sono un operatore professionista e formatore nel campo delle DBN. Vorrei dare un mio contributo all'argomento.
La controversia sulla figura del “massaggiatore” è di attualità, anche perché sono sempre più (fortunatamente) le persone che si dedicano a questa attività in maniera professionale.
Secondo il D.M. 741/94 il profilo professionale del Fisioterapista prevede quanto segue: “... il fisioterapista... pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali...”.
Quindi chiaramente si parla di rieducazione funzionale, attività della medicina manuale, che prevede ovviamente un contesto terapeutico. Infatti in tutti i testi di legge e delle associazioni di categoria un sinonimo per fisioterapista utilizzato è “TDR”: terapista della riabilitazione.
I massaggi e le tecniche bionaturali (che comprendono anche tecniche che non sono di origine orientale, come il metodo Feldenkrais o il metodo Dorn, ad esempio), non fanno parte del percorso formativo universitario di fisioterapia.
Mi capita spesso di parlare con fisioterapisti e tutti fin'ora mi hanno detto che le ore di massaggio presenti e praticate nel regolare corso di laurea non sono molte. I fisio che praticano anche una o più specialità di massaggio l'hanno in genere apprese dopo la laurea, in corsi privati, spesso da docenti che non sono operatori sanitari, ma operatori di dbn.
L'operatore del benessere e delle dbn lo ricordiamo, non è un operatore sanitario, né si sostituisce agli operatori sanitari: l'importante è la chiarezza e la trasparenza con i clienti. Il nostro ruolo attiene allo stile di vita della persona, un punto tra l'altro verso la quale anche le ASL nei singoli territori stanno ponendo sempre maggiore attenzione: perché una popolazione che conduce stili di vita sani è una popolazione che si ammala di meno e pesa di meno sul bilancio della singola azienda sanitaria.
Con stili di vita sani si intendono sana alimentazione, sana attività motoria, sana attività psicologica e intellettuale. Proprio il campo di azione delle nuove professioni del benessere.
Il fatto che non esista ancora un riconoscimento delle nostre attività ci espone alla critica di chi semplicemente forse vede una “concorrenza” dove in realtà non c'è. Quante volte ci è capita un o una cliente che chiedono di guarire da un serio processo patologico fisico con il solo utilizzo delle dbn? E noi regolarmente e correttamente ci asteniamo dal trattamento e lo mandiamo dal suo medico curante, il quale lo indirizzerà sicuramente al fisioterapista. Nessun problema, nessun abuso, nessun “danno” alla popolazione. A questo proposito: nel mondo in questo momento ci sono migliaia e migliaia di persone che ricevono un qualche tipo di trattamento da operatori di dbn, senza finire in ospedale subito dopo. Migliaia di clienti per decine di anni di attività fanno milioni di trattamenti eseguiti da professionisti del benessere senza incidenti. Dunque è davvero tanto rischioso farsi massaggiare?
E per quanto riguarda l'estetista: noi non utilizziamo prodotti estetici, né macchinari estetici, né facciamo trattamenti estetici. Perché? Semplicemente perché non li sappiamo fare: infatti li fanno già egregiamente le estetiste.
In conclusione mi pare sia importante proporsi con chiarezza e trasparenza al pubblico e, in attesa di riconoscimenti legali, iscriversi presso associazioni di categoria: in questo senso APODIB sta facendo un gran lavoro permettendoci di poter difendere la nostra dignità e professionalità che, lo ripeto sempre, non contrasta e non sostituisce nessun altro tipo di figura sanitaria o estetica.
Un saluto a tutti.